Anche la gestione dei rifiuti ha subito ‘l’influenza’ del Coronavirus, decretando la crisi smaltimento nei paesi dove già si arrancava e mettendo in condizioni la Commissione Europea di dettare nuove regole per aziende e cittadini.

Dove il problema smaltimento rifiuti era già argomento all’ordine del giorno, la diffusione della Pandemia nei primi mesi del 2020 non ha fatto altro che rendere ancora più difficile la possibilità di risoluzione.
Mentre in Italia molti comuni continuano ad arrancare nelle smaltimento, malgrado la raccolta differenziata porta a porta, in molti casi aggravata dal mancato incasso dei tributi dei cittadini in difficoltà, l’Europa emana un suo vademecum con diversi obiettivi d’interesse internazionale.
Una delle emergenze create dalla quarantena, a livello comunitario, è stato il considerevole aumento della produzione pro-capite di rifiuti urbani; nonché l’impennata globale di scarti non biodegradabili come guanti in plastica e mascherine monouso.
Di fronte alla pandemia la Commissione europea innanzitutto si appella ad un maggiore coordinamento tra Paesi, emanando delle linee guida facoltative ma che se seguite aiuterebbe a gestire meglio la situazione in ogni suo aspetto.
5 solo le raccomandazioni fondamentali rivolte ad enti e cittadini.

1- Separare è meglio: in questo momento è ancora più importante che i cittadini separino bene i loro rifiuti aiutando il flusso di materiali riciclabili verso le strutture di trattamento dei rifiuti.
2- La necessità di informare: i cittadini dovrebbero essere tenuti informati di eventuali modifiche temporanee alle pratiche di raccolta dei rifiuti che incidono sul modo in cui consegnano i rifiuti per la raccolta e l’ulteriore trattamento.
3- Stoccaggio temporaneo: è consigliato ad ogni paese, regione e comune di dotarsi di strumenti o ambienti di stoccaggio temporaneo in maniera da non intasare gli impianti già a regime.
4- Aspetto medico-sanitario: i governi sono invitati a “garantire un’adeguata pianificazione delle capacità per il trattamento e, se necessario, lo stoccaggio di rifiuti sanitari”. In caso di interruzioni del trattamento dovute alla mancanza di capacità di smaltimento o incenerimento dedicata per i rifiuti sanitari, “è fondamentale che i rifiuti vengano temporaneamente conservati in modo sicuro fino alla risoluzione del problema di capacità”.
5- Rispetto delle distanze: viene chiesto agli addetti ai lavori di mantenere distanze di sicurezza, portare gli strumenti di protezione (mascherine, guanti, prodotti disinfettanti).
Infine la Commissione si impegna a favorire comunicazione e scambio di informazioni tra Stati membri dal momento che la corretta gestione dei rifiuti fa parte dei servizi essenziali alla base del benessere dei nostri cittadini forniti da numerose aziende che si occupano di rifiuti e mantengono in funzione l’economia circolare.
Una particolare raccomandazione riguarda invece il trasporto delle merci di uso quotidiano come generi alimentari, beni medicinali e merci di prima necessità la cui regolamentazione è lasciata ad ogni singolo paese; la Commissione Europea si raccomanda con gli Stati membri, per quando possibile, di favorire la libera circolazione delle merci di uso quotidiano senza restrizioni di sorta.
